
Indice:
- Introduzione
- Quali sono i rischi che intravediamo all’orizzonte
- AI VS Copywriter
- AI & Arti visive
- Il futuro è nelle nostre mani
1. Introduzione:
L’AI sta rapidamente progredendo e questi progressi sembrano destinati a portarci verso un futuro in cui le macchine saranno capaci di sostituirci.
Da sempre l’uomo teme che le macchine arriveranno al punto di essere senzienti.
Il tragico momento in cui “comprenderanno” il modo in cui noi facciamo le cose e interagiranno proprio come esseri umani.
Questa paura è stata risvegliata proprio dalle AI, non possiamo negarlo: siamo sempre più preoccupati di essere sostituiti.
2. Quali sono i rischi che intravediamo all’orizzonte?
Partiamo dal rischio dell’impoverimento creativo.
Prima delle AI, la creazione intellettuale era una prerogativa unicamente umana, adesso ciò che si teme è che essere costantemente esposti a contenuti creati da AI, che sono anche potenzialmente “perfetti”, possa comportare una perdita di originalità e ispirazione degli artisti.
L’altro rischio non trascurabile, è quello della copia non autorizzata e della mancanza di leggi chiare in materia di diritto d’autore per le opere generate dall’AI.
Se l’algoritmo dovesse copiare opere d’arte esistenti in modo così da non distinguerle dalle originali, come potrebbero fare gli artisti a tutelare il loro lavoro?
E infine, la preoccupazione più grande: la riduzione delle opportunità di lavoro.
Abbiamo paura che le AI progredendo saranno capaci di generare contenuti creativi che sostituiranno il nostro lavoro, che a quel punto non sarà più necessario.
3. AI VS Copywriter:
Pensiamo ad esempio, ai copywriter: ci sono già aziende che stanno già sperimentando l’utilizzo di sistemi AI per dare vita a testi promozionali, landing page ecc. e questo potrebbe portare ad un calo della richiesta per questa professione in alcuni ambiti.
Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli di una cosa: le AI per quanto possano essere sviluppate, non potranno mai scrivere come un essere umano.
Essere un copywriter, non vuol dire semplicemente produrre testi.
Quando un copywriter scrive, quelle parole non nascono vuote, ma sono sempre piene di significato e di sentimento, sono parole che prendono vita dall’umanità.


Che sia un contenuto per i social, il copy di un sito web, un libro, un articolo di blog, una poesia ciò che farà la differenza in chi legge è l’emozione che quel testo susciterà.
Proprio perché lo scrittore ha pensato, sentito, scelto quelle parole con il desiderio di creare un legame con il lettore, per farlo sentire parte di una certa realtà, di un’idea e di un messaggio.
4. AI & Arti visive:
Pensiamo a tutti coloro che si occupano di arti visive. Da una parte ci sono professionisti che vedono nelle tecnologie AI nuovi stimoli e tecniche creative, ritenendole un valido supporto che può tranquillamente integrarsi al processo creativo umano.
E dall’altra, tutti sentono un pò il rischio che algoritmi avanzati, in grado di generare in modo autonomo opere di qualità, una volta introdotti nel mercato, possano far diminuire in modo esponenziale la richiesta di opere fatte in prima persona da artisti umani.
Anche in questo caso però bisogna aver ben chiaro che anche l’algoritmo più potente, non potrà mai sostituire la componente concettuale, emotiva e intenzionale dell’arte che rimarrà sempre umana.
5. Il futuro è nelle nostre mani:
Non possiamo però definire le AI come il male assoluto e sarebbe scorretto demonizzarle.
Dobbiamo piuttosto partire da questo concetto di base: l’intelligenza artificiale non è di per sé, né buona né cattiva, tutto dipende dall’uso che ne facciamo.
Sta a noi utilizzare queste nuove tecnologie in modo corretto e responsabile.
E se impariamo a farlo, allora le AI diventeranno una preziosa risorsa e non una tragica sostituzione.